I FIGLI DELL'ARIA
trovarli subito, sotto la canna del fucile non sarà cosa facile - rispose Fedoro. - Mi spiacerebbe non poter accontentare quello strano comandante. Sai
I FIGLI DELL'ARIA
comandante dello "Sparviero" lo guardò senza rispondere. Una profonda ruga gli si era disegnata sulla sua ampia fronte, mentre nei suoi occhi era
I FIGLI DELL'ARIA
ancora? - chiese il comandante, stupito. - Signore ... - balbettò il giovane pallido come un morto. - La tigre è a bordo! ... - Ma tu vaneggi
I FIGLI DELL'ARIA
forza, stare a pari con Rokoff. Fedoro ed il cosacco, scorgendolo, si erano arrestati, guardandosi l'un l'altro, poi fissando il comandante dello
I FIGLI DELL'ARIA
della veranda. - A voi, capitano - disse. - Eccomi - rispose il comandante, afferrando il fucile. Diede un rapido sguardo sotto le piante e non vedendo o
I FIGLI DELL'ARIA
trecento metri d'altezza, in meno d'un minuto toccò il suolo a soli cinquanta passi dall'accampamento. Rokoff, Fedoro e il comandante, dopo essersi
I FIGLI DELL'ARIA
"La mia meravigliosa aeronave" aveva detto il comandante. Ah! Era ben meravigliosa quella macchina volante che aveva rapito, sotto gli occhi stupiti
I FIGLI DELL'ARIA
personaggio non aveva saputo frenare più volte un sorriso. - Povero signor Rokoff! - esclamò il comandante. - E tutto in causa di quel sermone. - E un po' del
I FIGLI DELL'ARIA
manca del naso. - Scherzate? - chiese il comandante dello "Sparviero". - È un lebbroso, signore. - Vedo che è coperto di pustole. - Ed ora lo si va a
I FIGLI DELL'ARIA
pompa d'una larga e lunghissima scimitarra. - Fedoro, - riprese Rokoff - dove vogliono condurci? Domanda a quel comandante perché non ci mettono subito
I FIGLI DELL'ARIA
qualche grave avaria? Pensate che una delle ali è stata spezzata sull'Hoang-ho. - Lo so - rispose il comandante, la cui fronte si abbuiava. - E dove
I FIGLI DELL'ARIA
Fedoro avesse potuto rispondere, l'intrepido comandante si era aggrappato alla corda, lasciandosi lentamente scivolare. Ben presto si trovò avvolto in
I FIGLI DELL'ARIA
strano manicaretto di carne canina. - Ci tengo più ai nostri fagiani e alla nostra anitra - rispose il comandante ridendo. - Non amo né topi, né cani. - Ah
I FIGLI DELL'ARIA
villaggio pareva che tutti dormissero, nondimeno né il comandante né il cosacco si lasciavano ingannare da quel silenzio, il quale poteva invece nascondere
I FIGLI DELL'ARIA
torri cinesi. - Anche a me sembra che sia lo stesso - rispose il comandante. - Puoi far scendere lo "Sparviero" su quella piattaforma? - Sì, signore. Le
I FIGLI DELL'ARIA
. - Come finirà la nostra corsa? Vedo la nube abbassarsi con rapidità spaventevole. - Stiamo giocando una carta disperata - rispose il comandante
I FIGLI DELL'ARIA
noi, è vero capitano? - Speriamolo - rispose il comandante, con un certo accento però che colpì vivamente il russo e il cosacco. - Perché dite
I FIGLI DELL'ARIA
troppo inglese - aveva risposto il comandante. - E poi desidero vedere la capitale di questo Stato e scendere più tardi lungo il Brahmaputra. - Ritroveremo
I FIGLI DELL'ARIA
dell'eccellente vino di California, poi una bottiglia di champagne, il cui vetro era incrostato di ghiaccioli. - Signor Rokoff - disse il comandante
I FIGLI DELL'ARIA
, pessimi velieri, insomma. Scorgendo i manciù, i quali facevano numerosi segnali, il comandante della nave aveva modificata la sua rotta per andarli a
I FIGLI DELL'ARIA
il lago Bagratsch-kul - rispose il comandante. - A pescare delle altre trote? - Non sono più necessarie. Lo attraverseremo verso la sua estremità
I FIGLI DELL'ARIA
comandante. Si era slacciata la lunga sciarpa di lana rossa che gli cingeva i fianchi e gliela aveva lanciata, tenendola per l'altro capo. Rokoff la
I FIGLI DELL'ARIA
, con una lunga gualdrappa rossa che ricadeva fino a metà delle gambe e le criniere adorne di nastri, attendevano i due figli di Buddha. Il comandante